In cammino nella Costiera dei Cèch

3 Aprile 2021

In montagna sta per iniziare la stagione del trekking e delle escursioni anche se, a dire il vero, in molte zone come la Media e la Bassa Valtellina forse non si è mai interrotta. A differenza, per ovvie ragioni di altitudine, dell’Alta Valtellina.

Propongo quindi di camminare e visitare la caratteristica Costiera dei Cèch. Per farlo, riporto di seguito un breve passaggio tratto dal libro Il mio viaggio in Valtellina (edito da Lyasis edizioni), che dà qualche notizia storica sulla costiera e i suoi abitanti.
Rimando invece al sito del Consorzio Turistico Valtellina di Morbegno oppure a quello di Paesi di Valtellina per conoscere i vari itinerari di cammino e magari programmare la vostra prossima escursione, appena ci si potrà muovere liberamente al di fuori del proprio comune e tra le regioni.

Nutrivo una sorta di rispettosa curiosità verso il territorio della Costiera dei Cèch.
La costiera è un’area della Bassa Valtellina lunga circa venti chilometri, a una quota compresa tra i 600 e gli 800 metri, tra l’Adda e gli ultimi comuni della provincia di Sondrio.
Lì, tra la natura del versante retico, si potevano distinguere due zone con una fisionomia paesaggistica ben diversa una dall’altra.
La prima era davvero singolare: godeva di un’ottima esposizione al sole e di un buon clima, con il sorprendente pianoro di Dazio e con la parte bassa del versante che scendeva quasi a picco sul fiume Adda; la seconda era in generale aspra e selvaggia, e si estendeva dalle coste brulle del monte Bassetta al dosso sporgente di Mello, fino a Traona, sul fondovalle, ed era accogliente soltanto nel terrazzo di Cercino e di Cino.
Nonostante le differenze del paesaggio, però, gli abitanti della costiera avevano dei tratti comuni riconducibili all’insolita denominazione di Cèch, che definiva la vivacità e l’indole avventuriera delle proprie genti.
In passato era abituale l’emigrazione verso Roma, dove i valtellinesi della costiera si trasferirono per lavorare come facchini della dogana pontificia e come misuratori di granaglie…

Ve l’assicuro: rimarrete affascinati dalla bellezza di paesaggi, borghi e quiete di questa zona della provincia di Sondrio, poco conosciuta e battuta rispetto ad altre ma non per questo meno invitante.

(Ho scattato la fotografia che accompagna il post durante il mio lungo cammino in Valtellina del maggio 2019)