“House of Cards”

8 Ottobre 2019

Un consiglio di lettura per i buonisti della politica, per i poveri illusi (come me) capaci di credere ancora che la politica sia al servizio della collettività, per coloro che sperano di essere finalmente rappresentati da persone oneste, libere e indipendenti dai poteri forti.
Un consiglio di lettura perché, a differenza di tanti altri primi ministri e politici del presente, del passato e sicuramente del futuro, di Francis Urquhart (protagonista di House of Cards) vi ricorderete molto a lungo.

Un protagonista che è sfacciato, crudele, doppiogiochista, arrivista, cinico, ironico, sfrontato, impietoso e senza paura, e che nella sua scalata al potere spazza gli avversari come un caterpillar.
Non vi ricorda tanti politici che conoscete?
La storia di House of Cards, scritta dal britannico Michael Dobbs e pubblicata in Italia da Fazi, è ambientata in Inghilterra nei mesi dell’ennesima crisi politica nazionale e di conseguenza della rielezione del primo ministro.
Il nostro Francis (lo odierete fin dalle prime pagine, ma sotto sotto non potrete fare a meno di tifare per lui) è il capo di Gabinetto del governo in carica, ed è deciso a far cadere il suo stesso governo per diventare primo ministro.
Come?
Grazie a un’enorme mole di materiale compromettente su molti colleghi, a una finta diplomazia nella quale cascano tutti, e tramite ricatti e intimidazioni di vario genere.
Così, mentre i politici in carica vengono sradicati dalla poltrona uno dopo l’altro, Francis Urquhart rinsalda ed esalta la propria immagine agli occhi degli elettori. E i suoi collaboratori lo guidano non solo alla candidatura, ma anche a essere l’unico candidato eleggibile.

Un libro grandioso dal ritmo forsennato e dalla scrittura affilata. Un libro che a prima vista potrebbe essere bollato come il classico noir o thriller politico tutto colpi di scena e poca sostanza, ma che in realtà è molto di più: è un romanzo scritto in stato di grazia e denso di comportamenti e contenuti, ahinoi (mi riferisco a quelli che come me non hanno più fiducia nella politica) ancora attualissimi a vent’anni dalla prima edizione.
Un libro da cui, come tutti sapete, è stata tratta la meravigliosa serie televisiva di House of Cards, interpretata da Kevin Spacey (nei panni di Francis) e da Robin Wright (la moglie).

Che cosa posso dirvi ancora? Nulla, se non che il libro e la serie tv sono davvero imperdibili: dunque correte prima a leggere il romanzo e poi a sedervi in poltrona!

(Nella foto: l’immagine simbolo della serie tv di House of Cards, che riassume molto bene una delle massime di Francis: La politica richiede sacrificio. Il sacrificio degli altri, ovviamente.)